di Romano Maria Levante
A Teramo dal 20 settembre al 29 ottobre 2016 si è svolta la manifestazione “XXI Premio Internazionale della Fotografia Cinematografica Gianni Di Venanzo”, con il patrocinio della Regione Abruzzo, della Provincia e del Comune di Teramo, della Camera di Commercio, di alcune banche e soggetti privati tra cui l’IZS “G. Caporale” e l’Istituto musicale G. Braga. E’ organizzata ogni anno da “Teramo Nostra“, l’associazione culturale presieduta da Piero Chiarini, impegnata nella salvaguardia e promozione dei beni ambientali della provincia e in altre iniziative meritevoli; l’organizzazione generale di Piero Chiarini, la direzione artistica di Sandro Melarangelo, è l’unico premio per tale categoria. Prima di dare conto della mnifestazione ricordiamo alcunii interventi con i quali l’associazione mantiene viva la vigilanza e l’azione su temi a cuore della cittadinanza incalzando da vicino le istituzioni e riuscendo a raggiungere risultati prestigiosi di grande valore civile.
L’impegno di “Teramo Nostra” per il territorio e la cultura
E’ questo il caso, in particolare, del recupero del Teatro Romano di Interamnia, per il quale la lunga battaglia condotta da “Teramo Nostra” è riuscita a ottenere la sottoscrizione di un preciso cronoprogramma da parte di Governo, Soprintendenza e Comune, con le firme di garanzia della stessa associazione e di Marco Pannella, mobilitato con la sua ben nota carica dirompente. La prima fase dell’intervento programmato per riportare alla luce la cavea prevede l’abbattimento del Palazzo Adamoli, di proprietà pubblica, e del palazzo Salvoni, per il quale occorre definire l’indennizzo spettante al proprietario che ha avanzato una richiesta di 600.000 euro. Il Governo e la Regione hanno già finanziato i lavori. Tutto a posto, dunque?
Il presidente Piero Chiarini, nel bollettino trimestrale di “Teramo Nostra” dell’ultimo quadrimestre del 2016, nel ringraziare il ministro per i beni culturali Franceschini e il presidente della regione Abruzzo D’Alfonso dei finanziamenti erogati, invita a non abbassare la guardia: “Non vorremmo però che anche questi finanziamenti, come i precedenti, fossero mal utilizzati”.
Al riguardo Chiarini cita, come esempio di cattiva utilizzazione di fondi pubblici, l’impiego, nell’iniziativa “Stati generali della cultura”, di 23.000 euro per “fare il punto della situazione”, peraltro ben nota alle associazioni culturali che operano nel territorio le quali soffrono della mancanza di un aiuto finanziario da parte degli enti pubblici come riconoscimento e
sostegno alla loro meritoria attività.
“Teramo Nostra” non si limita a battersi per il Teatro Romano di Interamnia, è impegnata su vari fronti. In particolare, ha coinvolto altre 7 associazioni in una battaglia comune per il recupero della Chiesa di San Giuseppe, importante bene storico, artistico e religioso il cui dissesto è stato aggravato dal sisma del 24 agosto 2016 con il crollo della cuspide del campanile seicentesco “a vela”.
Oltre all’impegno assiduo per la vigilanza, il recupero e e la valorizzazione del patrimonio storico e artistico del territorio, l’associazione promuove e organizza manifestazioni culturali di largo interesse. Ricordiamo il “Premio Internazionale Pittura Rupestre Guido Montauti” dell’agosto 2014 a Pietracamela, con mostra dei bozzetti partecipanti nella sede di Teramo; il premio, dopo la forzata interruzione dovuta alla crisi amministrativa – due anni di Commissario prefettizio e due elezioni – con il nuovo sindaco dovrebbe tornare nell’estate 2018 tra le celebrazioni per il centenario della nascita dell’artista.
A parte questa iniziativa in provincia, il programma pubblicato nel bollettino per gli ultimi quattro mesi dell’anno esprime la vitalità e l’impegno dell’associazione nel capoluogo Teramo. A novembre “San Martino con l’arte“, a dicembre la presentazione del libro di Giovanni Di Girolamo su S. Antonio e il “Premio internazionale amico Rom ” a cura di Santino Pinerlli, il Premio per studenti “Letterine di Natale” a cura di Bruno Di Pasquale e la Festa della Teramanità. San Berardo patrono di Teramo con riconoscimenti a cittadini illustri.
Mostre, libri e concerti al Premio Gianni Di Venanzo
Sono iniziative minori, ma significative, che seguono il grande impegno annuale del “Premio Internazionale della Fotografia Cinematografica Gianni Di Venanzo” per il quale oltre alle premiazioni e alle relative proiezioni, si sono svolte manifestazioni nell’arco di oltre un mese, in diverse sale cittadine, dalla sede di “Teramo Nostra” al Teatro Romano, dal Cineteatro Comunale alla Sala polifunzionale della Provincia di Teramo, dalla sala espositiva “Torre Bruciata” alla Scuola Superiore ITIS, e soprattutto alla Casa di Riposo G. De Benedictis, dove si è avuta l’apertura del Premio con la proiezione di 4 film d’autore su tema sacro, e la chiusura con il Concerto finale, un’attenzione per gli anziani veramente meritoria dinanzi a certo giovanilismo esasperato fino alla “rottamazione”; come è meritoria l’apertura gratuita al pubblico di tutte le manifestazioni del programma. E’ un programma molto fitto che ripercorriamo momento per momento.
Ma prima vorremmo ricordare che Gianni Di Venanzo, scomparso nel 1966 a 46 anni, ha operato nel periodo più felice del cinema italiano, a partire dal 1943; come Direttore della fotografia dal 1956, in dieci anni ha affiancato i maggiori registi italiani in oltre 30 film, ricevendo 5 Nastri d’argento per film nella memoria di tutti, “Il grido” e “I magliari”, “Salvatore Giuliano” e “8 e 1/2”, fino a “Giulietta degi spiriti” alla memoria. Non citiamo gli altri film ma i registi: Francesco Rosi(6 film) e Federico Fellini (3 film), Michelangelo Antonioni (5 film) e Carlo Lizzani (4 film), Gianni Puccini (2 film) e Federico Mselli (3 film), Mario Camerini (2 film), Mario Monicelli e Luigi Comencini (collaborazioni in un film ognuno).
Il Premio internazionale a lui intitolato per la fotografia cinematografica, che è stata la sua forma espressiva a livelli di eccellenza, fu istituito da “Teramo Nostra” nel 1996, con la consegna dell’ “Esposimetro d’oro alla memoria a tre maestri della fotografia cinematografica, dopo le celebrazioni del 30° anniversario della sua scomprsa con l’intitolazione a lui di una via cittadina. Da allora ogni anno la menifestazione si è arricchita sempre più di motivi e di contenuti.
Quest’anno, il XXI, il preludio il 20 settembre, con il Concerto Omaggio a Liliana e Marco Pannella, a quattro mesi dalla scomparsa del personaggio, con la partecipazione del Liceo Braga e dell’Alexian Spinelli Group, ha presentato Laura De Berardinis. Si è svolto significativamente al Teatro Romano per il quale il teramano Pannella, grande amico di “Teramo Nostra”, si è battuto a fianco dell’associazione ottenendo il finanziamento del recupero, di fondamentale importanza sul piano storico e culturale. In sua memoria anche il “Primo Premio di Integrazione e Solidarietà ‘Marco Pannella’”.
Due le mostre presentate: il 4 ottobre, nella sala “Torre Bruciata”, la “Mostra “Omaggio a Cesare Zavattini”, a cura di Orio Caldiron e Paolo Speranza, ha aggiunto la figura dello scrittore commediografo, poeta e sceneggiatore, protagonista della grande stagione del neorealismo cinematografico italiano, alle figure dei teramani illustri presentati negli scorsi anni, De Antonis e Sagaria, Rambelli e Melarangelo; il 10 ottobre, nella sede di “Teramo Nostra”, la mostra “Le Emozioni Fotografiche”, premio intitolato a Lucio de Marcellis, prematuramente scomparso, a cura di Frederic Vienne, con gli interventi di Sandro Melarangelo, Franco Pace e Loredana Di Giampaolo, premio consegnato nella sede il 1° novembre.
Inoltre presentazioni di libri, sempre nella sede: l’8 ottobre “Teramo e il Teatro Lirico”, di Elio Simone Serpentini, edito da Artemia, con interventi di Piero Chiarini e Sandro Melarangelo e l’intervento musicale di Franco Di Donatantonio. E’ un nuovo appello alla memoria dei teramani, dopo il primo volume sulla storia delle proiezioni cinematografiche a Teramo, ora si tratta della grande musica nelle sedi teatrali cittadine, tra cui spicca l”ottocentesco “Teatro comunale”, abbattuto purtroppo nel 1969 nel segno di una sciagurata modernità iconoclasta per far posto a un supermercato e ad una sala cinematografica senza più lo spettacolare anfiteatro di tre ordini di palchi con il loggione, deliziosa miniatura dei più grandi teatri lirici, l’indignazione scuote ancora chi come noi ha conosciuto il prima e il dopo. L’altra presentazione si è svolta il 13 ottobre, nel programma “Scambialibro” – con il quale l’associazione culturale “Detto tra noi” organizza ogni mese la condivisione della lettura – si è trattato del libro “Anna Magnani, biografia di una donna”, di Matteo Persica, Edizioni Odoja, ha condotto Dino Orsatti. Il libro inizia dalla folla che premeva ai cancelli dell’ospedale alla sua morte il 26 settembre 1973, e bloccò la città il giorno dei funerali, prosegue ricostruendone la figura attraverso le sue parole , in un dialogo virtuale con lei che equivale a un incontro e emozionante nell’ultima parte della sua vita.
Tre i concerti dopo quello inaugurale. Il 5 ottobre nella Sala Polifunzionale della Provincia di Teramo, il “Concerto Salviamo la Chiesa di San Giuseppe” , a cura del maestro Paolo Speca, soprano Alba Riccioni; si inserisce nell’impegno dell’associazione per recuperare un bene prezioso danneggiato dal terremoto con il crollo della volta e anche dall’incuria.
E il 14 ottobre, al Cineteatro Comunale, il “Concerto Musica per il cinema” con la voce e l’accompagnamento al piano di Federica D’Ippolito, la chitarra di Tony Di Gabriele e i Musici Lotariani, formazione di 40 fiati, Franco Di Donatantonio al pianoforte, su brani di Ennio Morricone, Nino Rota e Stelvio Cipriani. Una spettacolo emozionante, con le atmosfere create dalle composizioni di straordinari musicisti che riescono a far rivivere scene indimenticabili e suggestive. Al termine della manifestazione, il 29 ottobre, alla Casa di Riposo G. De Benedictis, “Concerto Finale” a cura di Raimondo Paganico e Gianni Novelli, un omaggio agli anziani che ha chiuso nel modo migliore il premio Gianni Di Venanzo,
Proiezioni, stage e provini collaterali al Premio Gianni Di Venanzo
Finora non abbiamo parlato di cinema perché abbiamo voluto citare prima l’ampia gamma di offerte culturali e celebrative del Premio, ma è evidente che al cinema va la parte del leone con le proiezioni non limitate alle opere dei premiati per la fotografia cinematografica e con le premiazioni.
Si inizia con le “Proiezioni Luce sul Sacro” , 4 film d’autore alla Casa di Riposo G. De Benedictis, nei giorni dal 3 al 6 ottobre. Introdotti da Enrico Borganti i film “Francesco” e “Fratello Sole e Sorella Luna”, “Il Vangelo secondo Matteo” e “Risorto”; tali opere, tutte su tema religioso, vanno dalle due celebrazioni francescane molto diverse di Liliana Cavani e di Franco Zeffirelli alle due immagini della Palestina altrettanto diverse di Pierpaolo Pasolini e di Kevin Reynolds, il film più recente ha avuto uno dei maggiori riconoscimenti della manifestazione, il premio “Autore della Fotografia Cinematografica straniera”.
Il 10 ottobre alla Scuola Superiore ITIS la proiezione del cortometraggio “La Stalla”, di Franco Di Domenico, vincitore del “Premio sul rapporto uomo-animale”, una “fiaba contemporanea dell’ambientazione rurale” con musiche di Mahler, e un incontro-dibattito sul tema a cura dell’IZS e di “Teramo Nostra”; proiezione anche del corto dello stesso autore, ” Adele Beatrice”, con l’intervento di Eleonora Corona.
L’indomani, 11 ottobre, questa volta alla Sala Polifunzionale della Provincia di Teramo, la proiezione del lungometraggio “Fukushima. A Nuclear Storry”, di ChristineReinhold, Matteo Gagliardi e Pio d’Emilia, “un viaggio lungo quattro anni nella duplice tragedia che ha colpito il Giappone nel marzo 2011” del giornalista D’Emilia giunto per primo nelle zone investite dal sisma distruttivo e dallo tsunami che danneggiò pericolosamente la centrale nucleare. Conduttore Rino Orsatti con Piero Chiarini e la partecipazione molto attesa di Stefano Pallotta, presidente dell’Ordine dei Giornalisti.
Non solo visione passiva, anche partecipazione attiva, per questo il 14 ottobre, nel pomeriggio, nella sede di “Teramo Nostra”, “Stage e provini” del regista Lo Piero per il film “Bellini” di prossima produzione, un’occasione per tanti appassionati, anche se non sono più i tempi resi magistralmente da “Bellissima”; è positivo che non sono solo i “talent” a promuovere la partecipazione dei giovani, l’arte cinematografica ha uno spessore ben maggiore delle effimere illusioni televisive, spesso banali.
Lo stesso 14 ottobre, nella serata, al Cineteatro Comunale l’inaugurazione della “Mostra dello scultore Ivo Galassi” presentata da Paola De Felice. Poi, con il “Concrerto Musica per il Cinema”, la “Rassegna Corti” del Premio Integrazione e Solidarietà Marco Pannella e la proiezione del film documentario “Figli del set”, di Carlotta Bolognini: 30 “figli d’arte” hanno raccontato i ricordi e le emozioni derivanti dall’aver vissuto l’atmosfera creata dai genitori artisti, da cui è nata anche la loro passione, tra loro, tanti cognomi celebri, ricordiamo Rossellini e Tognazzi, Bolognini e Tessari, Gemma e Quinn, Vallone e Risi, i figli rivelano il lascito che sentono di aver avuto dai genitori.
Proiezioni anche il 28 ottobre, ultima giornata del Premio Gianni Di Venanzo prima del concerto di chiusura del 29 ottobre, nella sede di “Teramo Nostra” i “Corti in concorso per VII Premio Speciale G. Caporale”.
Il clou della manifestazione, i vincitori del Premio Gianni Di Venanzo
Come in ogni spettacolo che si rispetti, portiamo sul proscenio alla fine le “star”, anche se nella manifestazione sono state distribuite nell’arco di un mese. Precedute da due premi: la “Targa Speciale Autore della Fotografia Cinematografica Fiction TV ‘Peppe Bernerdini'” a Marco Pieroni per Luisa Spagnoli di Ludovico Gasperini, e la “Targa Speciale della Giuria ‘Marco Onorato'” a Greta De Lazzaris.
Ma ecco le prime due “star”, di cui il 12 ottobre, nella sala “G. Di Venanzo” di “Teramo Nostra”, sono stati proiettati i film nei quali hanno diretto la fotografia, sono i vincitori delle rispettive sezioni del premio.
Il film Concorrenza sleale” di Ettore Scola, con Abatantuono, Castellitto e Depardieu, direttore della fotografia Franco Di Giacomo,scomparso il 30 aprile dell’anno in corso, a cui è stato conferito il “Premio alla memoria”. Ha iniziato come operatore di macchina con Tonino Delli Colli in film memorabili di De Sica e Pasolini, Sergio Leone e Marco Bellocchio, poi come direttore della fotografia con molto uso della luce naturale è stato ricercato dai registi anticonformisti, finchè è passato addirittura alla commedia, Nel 1983 ha vinto il David di Donatello per il film “La notte di San Lorenzo” dei fratelli Taviani. Dal 1970 al 2008 si contano circa 35 direzioni della fotografia in film di varia natura, tra cui “In nome del padre” del 1971 e “Don Camillo”, 1984, “Il postino”, 1994, fino ad “Appuntamento ad ora insolita”, 2008. Dal 1995 4 film con Ettore Scola, “Il romanzo di un giovane povero” e “La cena”, “Gente di Roma” e “Concorrenza sleale”. Quest’ultimo é un film sulla quotidianità senza scene madri ma con la suggestione degli interni e la introspezione psicologica rese magistralmente dalla sua fotografia.
Nella sezione “Premio Autore della Fotografia Cinematografica Italiana” il film “Pericle il nero”, regia Stefano Mardini, del 2016, per il quale è stato premiato il Direttore della fotografia Matteo Cocco. che ha saputo rendere l’atmosfera di sospensione del film e la ricerca di sé del protagonista con i chiaroscuri, i giochi di ombre e luci tra i cieli grigi e i mari plumbei della parte del Nord Europa dove si svolge il film, con una fuga rocambolesca tra il Belgio e la Francia.
Dopo il Premio alla memoria, il “Premio alla Carriera”, conferito ad Aiace Parolin, che iniziò come assistente ed operatore di macchina di alcuni grandi direttori della fotografia come G.R. Aldo, Brizzi e Martelli in film di Rossellini e Monicelli, Bolognini e Castellani, Lizzani e Germi negli anni ‘50. Quest’ultimo, avuto modo di conoscerne il carattere di antidivo, come era lui, e la maestria nel bianco e nero, lo prese come direttore della fotografia in ben 9 film nel corso di un ventennio, il primo dei quali “Sedotta e abbandonata”, che ne segnò l’esordio alla direzione: è una commedia graffiante sul perbenismo dell’epoca ossessionato dalle apparenze, girata sotto il martellante sole siciliano con una dimessa Stefania Sandrelli, un sanguigno Saro Urzì e uno spaesato Lando Buzzanca.. Altri grandi registi con cui ha diretto la fotografia sono Zurlini e Comencini, Corbucci e Gregoretti. Ha lavorato anche in film spaghetti-western e in serie televisive di successo.
Infine la parte internazionale, il “Premio Autore della Fotografia Cinematografica Straniera” conferito a Lorenzo Senatore per il film “Risen. Risorto” di Kevin Reynolds, regista di 11 film dal 2004 al 2016, da “Post Impact” nel 2004 a “Bersaglio mortale” nel 2011, da “Asylum” nel 2013 a “Risorto” nel 2016, proiettato anche, come abbiamo ricordato, alla Casa di Riposo “De Benedictis” in apertura. Quet’ultimo film ripercorre la storia della Resurrezione attraverso il tribuno militare incaricato da Ponzio Pilato di vigilare sul corpo di Cristo affinché non fosse trafugato dai credenti; si impegna nella ricerca quando il corpo scompare, fino a trovarsi di fronte a Cristo risorto. La fotografia, con gli effetti di luce della Resurrezione nel cielo della Palestina, riscatta gli artifici e le insufficienze di un film che in diversi momenti banalizza troppo il messaggio evangelico e non trova nell’attore Joseph Fiennes un interprete all’altezza del profondo travaglio spirituale del protagonista.
La scomparsa del decano dei cartellonisti cinematografici Averardo Renato Ciriello
Così si conclude il grande lavoro dell’organizzazione di “Teramo Nostra” per una manifestazione che ha animato per un mese il capoluogo teramano; e l’impegno della Giuria composta dal critico Stefano Masi, presidente, dai registi Giorgio Treves e Roseella Izzo, dal membro dell’A.I.C Giuseppe Venditti e dal giornalista Franco Mariotti, dal docente universitario Padre Virginio Fantucci e da Laura Delli Colli e Pasquale Cuzzopoli, Evelina Santercole e Carlotta Bolognini.
Ma non termina la nostra nota perché non possiamo non segnalare la scomparsa, una settimana dopo la conclusione del Premio, di un altro grande artista del cinema, Averardo Renato Ciriello, decano dei cartellonisti cinematografici, pittore e illustratore – fu il successore di Walter Molino per la copertina della “Domenica del Corriere” – al quale si devono oltre 3000 manifesti di film, non ne citiamo nessuno perché sarebbe riduttivo ignorare i moltissimi che sono entrati nella storia del cinema: Ciriello ha saputo riassumere ogni film in un’immagine pittorica coinvolgente. I manifesti sono stati lo strumento di diffusione del cinema e di attrazione in passato, prima che si moltiplicassero i canali di comunicazione. E hanno richiesto un impegno artistico, i bozzetti su cui sono stati realizzati erano vere composizioni pittoriche. Oggi che anche questo è cambiato, assumono un valore maggiore, diventano storia, e non vanno dimenticati.
A Ciriello è dedicata una sala del Museo dei Bozzetti cinematografici “Cinema a pennello” di Montecosaro, Macerata, inaugurato nel2012 – madrina Claudia Cardinale – realizzato nell’antico palazzo nobiliare di famiglia nel cuore del centro storico, dal collezionista appassionato Paolo Marinozzi, che ha avuto direttamente dall’artista i bozzetti originali esposti, circa 50, come quelli degli altri autori di manifesti cinematografici. Il presidente dell’Archivio Storico del Cinema Italiano Graziano Marraffa ha avuto modo di incontrarlo personalmente di recente, dopo averne apprezzato l’arte e la maestria.
A questo punto ci sentiamo di avanzare una proposta. “Teramo Nostra” potrebbe organizzare un “Omaggio ad Averardo Renato Ciriello” in una delle edizioni del Premio, con l’esposizione dei suoi bozzetti originali e dei manifesti presenti nel Museo di Montecosaro e magari anche di altre sue opere pittoriche. Il titolare del museo come il presidente dell’Archivio Storico del Cinema Italiano potrebbero essere della partita.
La proposta è rivolta al presidente dell’associazione Piero Chiarini; siamo certi che considererà con attenzione, nel segno della sua grande passione per il cinema, la possibilità di rendere onore ad Averardo Renato Ciriello, che ne è stato per unanime riconoscimento un protagonista con il suo apporto artistico alla presentazione e alla più larga diffusione dei film.
Info
“XXI Premio Internazionale della fotografia cinematografica Gianni Di Venanzo, Maestro del colore, maestro della luce”, programma in brossure, “Teramo Nostra”, pp. 34, formato 15 x 15, svoltosi a Teramo, nella sede di “Teramo Nostra”, al Teatro Romano, nella Sala espositiva “Torre Bruciata” e al Cineteatro Comunale, nella Sala polifunzionale della Provincia di Teramo, nella Scuola Superiore ITIS e nella Casa di Riposo “De Benedictis”. Cfr. in questo sito i nostri articoli: per il Museo dei Bozzetti cinematografici di Montecosaro e l’opera di Renato Averardo Ciriello, citati nel testo, il 15, 17, 19 novembre 2012 (nel 3° Ciriello), oltre al catalogo del Museo, “Cinema a Pennello. Un bozzetto di storia”, di Paolo Marinozzi, edito dal “Centro del Collezionismo”, Montecosaro, giugno 2011, formato 24 x 28, pp. 304 illustrato su carta patinata a colori; per un’altra iniziativa di “Teramo Nostra” su una fotografia molto diversa da quella cinematografica, la fotografia astratta con riferimento all’opera di Domenico De Antonis, i 2 articoli che usciranno il 19 e 29 dicembre p. v. .
Foto
Le immagini – a parte quella di apertura e le 2 di chiusura, tratte dal Catalogo del Museo dei bozzetti per le quali si ringrazia il titolare Paolo Marinozzi – sono state riprese da Internet su siti di pubblico dominio, per l’illustrazione dell’articolo senza fini di lucro; si precisa che si è disponibili a rimuoverle immediatamente su semplice richiesta dei titolari dei rispettivi siti o di eventuali titolari dei diritti, che comnque si ringraziano per l’opportunità offerta. In apertura, la copertina del Programma della manifestazione, design Danilo Di Furia; seguono le immagini di tre personaggi celebrati in vario modo, Marco Pannella con il Concerto e il Premio a lui intitolato, Cesare Zavattini con la “Mostra omaggio” e Anna Magnani con la presentazione della sua biografia; poi due immagini sui riconoscimenti, il premio fotografico intitolato a De Marcellis, nella foto, una scena di “La stalla”, premiato per il rapporto uomo-animale, e di “Figli del set”, con i figli d’arte; quindi, per il cuore della manifestazione, un’immagine della fiction Tv “Luisa Spagnoli” per la Targa speciale a Marco Pieroni, Greta De Lazzaris per la Targa speciale della Giuria a lei conferita; fino al clou, con una scena di “Sedotta e abbandonata” per il “Premio alla Carriera” ad Aiace Parolin, di “Concorrenza sleale”, per il “Premio alla Memoria” a Franco Di Giacomo, di “Pericle il nero” per il Premio Autore Fotografia Cinematografica italiana a Matteo Cocco, di “Risen-Risorto” per il “Premio Autore Fotografia Cinematografica Straniera” a Lorenzo Senatore; infine, per il decano dei cartellonisti cinematografici scomparso di recente, il pittore Averardo Renato Ciriello, i bozzetti per i manifesti del film “Sfida a White Buffalo” regia J. Lee Thompson e, in chiusura, del film “Sentieri selvaggi” regia John Ford.
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