Alle “Geometrie celesti” – evocate domenica scorsa 6 ottobre 2024 nel ricordo dell’omaggio dell’artista Lina Passalacqua alla mia amata consorte Rosemary, che ci ha lasciati il 29 settembre scorso – sento di dover far seguire il ringraziamento a tutti coloro che ci sono stati vicini con sincera commozione. E sento di dover aggiungere l’evocazione della Sua profonda interiorità e della Sua splendida figura nell’intervento che abbiamo fatto io Romano e nostro figlio Alberto al termine delle esequie il 1° ottobre nella chiesa madre di San Leucio a Pietracamela, il mio paese dove abbiamo trascorso infinite estati felici; chiesa riaperta domenica 29 luglio terminato il restauro dopo i danni provocati dal terremoto del 2009. Ho pensato di farlo oggi, 8 ottobre, a una settimana dalle esequie, quando alle ore 19 si celebra a Roma una Santa Messa di suffragio con il sacerdote don Luigi D’Errico nella chiesa dei Santi Martiri dell’Uganda, nella nostra parrocchia, alla vigilia del 55° anniversario del nostro matrimonio avvenuto il 9 ottobre 1969. con l’estremo saluto all’indimenticabile Rosemary. Grazie ancora a chi ha espresso autentico cordoglio e intima partecipazione.
I messaggi di cordoglio per la dolorosa scomparsa della nostra Rosemary, così amata da noi e da tutti coloro che l’hanno conosciuta e ammirata, meriterebbero una risposta ben più profonda del semplice ma intimamente sentito “grazie” che io e Alberto ci sentiamo di rivolgere, nella nostra angoscia indicibile, a coloro che ci sono stati vicini e ai convenuti nella chiesa madre di San Leucio a Pietracamela alle esequie del 1° ottobre, officiate da padre Jacobs con una intensa partecipazione personale dinanzi ai paesani veramente commossi. Al termine della funzione religiosa, prima della benedizione, il Parroco ci ha permesso di esprimere i nostri sentimenti rivolgendoci a tutti.
E allora Alberto ne ha delineato la profonda interiorità, io ho rievocato il suo legame con il paese e gli abitanti, poi per la Sua splendida figura ho letto l’ispirata descrizione che ne ha fatto, nel messaggio di condoglianze inviatomi, Aureliana – la figlia di Lidia che incarna lo spirito “pretarolo” – molto vicina a Lei sin da tempi lontani, facendola rivivere sotto i nostri occhi.
Segue il saluto di Alberto sulla sua interiorità e poi le alate e nobili parole di Aureliana che ho letto dal suo messaggio nel mio ultimo saluto.
Il saluto di Alberto
“Credevi nella vita,
nella libertà come responsabilità di scelta,
nella solidarietà
come vicinanza alla sofferenza degli ultimi.
Una fede incrollabile
nella forza d’animo e di volontà,
nell’impegno sociale e in quello umano.
Praticante un credo
intransigente
di fronte alla prepotenza e alla meschinità delle ingiustizie
e compassionevole
dinanzi al dolore dei reietti.
Hai attraversato la vita
con la leggerezza e l’ironia
che contraddistinguono
la profondità e il coraggio
di una grande Anima.
Ora non soffri più,
ora sei di nuovo libera.
Sei tornata a casa.
Rimarrai sempre nei nostri cuori”.
Il saluto di Romano, la parte con le parole di Aureliana
…“È stata una donna meravigliosa.
Nessuna dolorosa, sovrapposta immagine del presente
potrà mai cancellare in me il ricordo di Rosy, splendente,
con il suo luminoso diadema di capelli d’oro
che le avvolgeva la schiena come un regale mantello,
gli occhi simili agli atolli turchesi dei mari d’oriente
e il sorriso, a volte ammiccante, a volte ironico,
che si inarcava divertito e contagioso sulle labbra sottili.
Vestita di azzurro, con un’ampia gonna di veli,
le ballerine chiare, aiutava Zaira nel tinello
con l’ineffabile, elegante semplicità di una regina.
La ricordo allontanarsi leggera, sorridente, eterea,
di quella natura indefinibile, confusa fra sogno e realtà,
che solo alcune, poche, creature hanno.
Per me resta per sempre così.
Per sempre.
E basta.
Tengo come religiosa reliquia
il libro che mi regalò, nel 1983:
due volumetti delle poesie di Garcia Lorca,
che aveva amato e intensamente letto.
E mi donò di slancio perché ne facessi tesoro.
Voleva andare.
Non voleva essere più trattenuta”.
E non possiamo non aggiungere l’elevato pensiero della poetessa Anna Manna, ricevuto nel nostro ritorno a Roma.
“Era veramente speciale.
la sua dolcezza,
la sua raffinata soavità,
sembrava uscita da un quadro,
da un romanzo,
da una favola bella.
La ricorderemo così”.
Ricordiamo così l’amatissima Rosemary, nella Sua profonda interiorità e nella Sua splendida figura. La Sua immagine resta viva nella nostra mente e nel nostro cuore e vi rimarrà per sempre.
Adesso il triste commiato, “Sit tibi terra levis”, sono le parole che volevi Ti accompagnassero nel riposo eterno, Rosemary carissima. Le ripetiamo con le lacrime agli occhi, nostra indimenticabile Rosemary. Addio!
Romano e Alberto