di Romano Maria Levante
All’Ufficio cultura e informazioni dell’Ambasciata di Turchia a Roma, dal 15 maggio al 12 giugno 2015 la mostra “Ciak, si gira!” espone l’intera produzione dell’artista turco Ersoy Yilmaz negli ultimo due anni, già presentata parzialmente a Londra. Si tratta di una serie di Piatti in ceramica con i volti di divi cinematografici internazionali e scene di film spesso rivisitati con abiti orientali, in una inusuale quanto eloquente contaminazione. Curatrice della mostra e del catalogo digitale Adelinda Allegretti.
Una sorpresa ci ha riservato l’Ufficio di cultura turco con questo tuffo nella cinematografia dopo le mostre pittoriche con riferimenti al Corano e ad altri richiami colti, e la mostra di arte varia evocatrice di viaggi in Turchia di artisti italiani. Questa volta nessuna trasposizione di motivi spirituali e mistici né speciali memorie di viaggi, bensì l’evocazione di scene cinematografiche che costituisce un richiamo alla memoria di tutti.
E’ una galleria spettacolare nella quale sfilano divi e personaggi che sono state delle vere e proprie icone, e il visitatore si cimenta con la propria memoria nel riconoscere e identificare per poi ricordare soggetti e situazioni. Si avverte la passione cinematografica dell’artista e anche l’elevato livello tecnico delle sue trasposizioni in ceramica mediante l’ “underglaze”. La curatrice Allegretti parla di “incredibile virtuosismo tecnico” sottolineando “la capacità di trattare la superficie ceramica come fosse una tela”; il che vuol dire far coincidere l’ispirazione con la realizzazione senza pause né ripensamenti, non essendo possibile effettuare correzioni. La nettezza delle figure e la brillantezza dei colori rendono vive le immagini.
L’altro aspetto che viene sottolineato è quello, cui abbiamo già accennato, della contaminazione delle scene e dei soggetti con immagini orientali, quasi che nella sua mente avvenisse una trasposizione tanto intensa da non poterla frenare nell’immediatezza della realizzazione su ceramica. Così vediamo Monica Bellucci calata nell’atmosfera orientale ” in a Turkish Tent” , nel “Mar adentro” e in “Ottoman Ring” dove, come dice il titolo, si limita all’anello; con vesti o accessori orientali, la nostra Sophia in “Loren as a Traditional Turkish Girl” con una texture decorativa turca, e Ornella in “Muti with fez”. I titoli dicono tutto, c’è una vera e propria sostituzione di nostre dive alle attrici orientali, in altri casi si contamina l’ambiente.
A queste contaminazioni possono essere dati significati che superano l’episodio occasionale e giungono fino all’avvicinamento e all’incontro tra diverse culture; cosa non sorprendente considerando che Istanbul è la porta tra Oriente ed Occidente, oltre ad essere stata definita “la nuova Roma”. Per parte nostra ci piace riferire le contaminazioni allo spontaneo impulso creativo in cui c’è stata tale feconda sovrapposizione.
Ma del cinema internazionale quali divi e personaggi lo hanno colpito e sono stati immortalati nei suoi rutilanti piatti artistici in ceramica? Sono occidentali, anzi europei, soprattutto degli anni ’60 e ’70, quelli dove il divismo è stato più forte e non contrastato da altre suggestioni mediatiche.
Ed ecco che oltre alle già citate Sophia Loren e Ornella Miuti, forse la prediletta, troviamo Claudia Cardinale e Monica Bellucci, Grace Kelly e Romy Schnider, fino alla diva più recente Nicole Kidman; tra gli attori vediamo Alain Delon e Leonardo Di Caprio, ma c’è anche il nostro Roberto Benigni, Premio Oscar per “La vita è bella”.
Qualche notizia sull’artista di queste opere che creano un clima evocativo carico di suggestione.
Nato ad Ankara, si è laureato al Ceramic Department of Fine Arts Faculty dell’Anatolian University of Eskisehir, e ha conseguito un Master in arti ceramiche nella Hacettepe University di Ankara. Ora è a capo del Ceramic Deparment e Direttore del Fine Arts Institution della Karatekin University in Cankiri.
Nel 2011 la prima mostra a d Ankara intitolata “Underglaze Dreams”, i sogni espressi nella speciale tecnica ceramica di cui è maestro; poi mostre personali e collettive in Turchia, in città europee e negli Stati Uniti. Nell’anno in corso ha tenuto mostre a Londra e in Umbria, nel 2013 a Los Angeles e a Milano.
Ed ora ci presenta un viaggio visivo nel mondo del cinema evocato dai suoi artistici piatti ceramici..
Info
Ufficio culturale della Turchia, piazza della Repubblica, Roma. Orario di ufficio, ingresso gratuito. Per le precedenti mostre all’Ufficio culturale turco cfr. in questo sito i nostri articoli: “Tulay Gurses e la mistica di Rumi” 21marzo 2013, “Ilkay Samli e i versetti del Corano” 2 ottobre 2013, “Permanenze, Ricordi di viaggio di nove artisti italiani” 9 novembre 2013, “Yildiz Doyran e lo slancio vitale di Bergson” 29 gennaio 2014; inoltre per la mostra al Macro di Kerim Incendayi, “Roma e Istanbul sulle orme della storia” 5 febbraio 2015; infine su un viaggio a “Istanbul, la nuova Roma, alla ricerca di Costantinopoli” 10, 13, 15 marzo 2013.
Foto
Le immagini sono state riprese nell’Ufficio culturale della Turchia da Romano Maria Levante, si ringrazia l’ufficio con i titolari dei diritti, in particolare l’artista, per l’opportunità offerta. In apertura, Sophia Loren; seguono, Ornella Muti e Monica Bellucci , poi Claudia Cardinale-Alain Delon e Roberto Benigni, quindi Ingrid Bergman e 3 piatti con Alain Delon da solo; in chiusura, 4 piatti su “Lo squalo”.