di Romano Maria Levante
Al Vittoriano, dopo l’esordio con San Marino nel mese di ottobre 2014, a novembre entra nel vivo il programma “Roma verso Expo” con la presentazione parallela di due Paesi, l’Egitto nel Salone centrale fino al 16 novembre e la Slovenia nella Sala Giubileo fino al 27 novembre. Il programma, promosso da Roma Capitale con la partecipazione della Regione Lazio, di Unioncamere e dei Ministeri degli Esteri, Politiche Agricole, Beni culturali e Turismo, è a cura di “Comunicare Organizzando” di Alessandro Nicosia e di Zétema – Progetto Cultura e prevede mostre al Vittoriano e all’Aeroporto di Fiumicino.
L’iniziativa è lodevole per motivi evidenti ma vale la pena di sottolinearli. L’Expo è un evento mondiale, con oltre 140 paesi partecipanti, 60 milioni di visitatori previsti, l’Alitalia ha impresso il marchio colorato sui suoi aerei. Immagine e risultati dovrebbero riflettersi su tutto il paese, per questo è positivo che la mobilitazione vada ben al di là dell’area milanese direttamente interessata.
A tal fine è fondamentale l’impegno di Roma, straordinaria vetrina del turismo, con l’attrazione del suo patrimonio archeologico, storico e culturale e con quanto evoca la città eterna; capitale d‘Italia e sede delle rappresentanze diplomatiche e degli istituti di cultura di tutti i paesi.
Il Vittoriano è un complesso dove le mostre hanno un sapore speciale, per la qualità degli spazi espositivi e il fascino del monumento, c’è anche la sacralità dell’altare della patria.
L’Aeroporto di Fiumicino è il terminale di un flusso incessante di viaggiatori per turismo, politica, affari, quindi punto di accoglienza di milioni di visitatori del nostro paese.
Entrambi questi spazi sono interessati al programma “Roma verso Expo”: il Vittoriano dopo San Marino, l’Egitto e la Slovenia, ospiterà nel mese di dicembre la presentazione di Albania e Serbia, in gennaio del Viet Nam, per proseguire nei mesi successivi; all’Aeroporto di Fiumicino, dove è stato creato un apposito spazio con i plastici di alcuni dei principali padiglioni dell’Expo, viene presentato il Kuwait, Israele, quindi il principato di Monaco.
Tutti i Punti informativi turistici della Capitale sono mobilitati, e 20 totem sono posti nei principali musei; 28 biblioteche e centri culturali sono anch’essi impegnati a ricordare e promuovere la manifestazione, all’Ara Pacis un’isola informativa.
L’Egitto
La mostra “Egitto si presenta”, inaugurata il 30 ottobre dal Ministro della cultura egiziano Gaber Asfour, è incentrata soprattutto sul patrimonio archeologico e artistico del paese che non ha bisogno di presentazioni, tale è l’attrazione che esercitano sul flusso di visitatori le Piramidi, la Valle dei Re e le tante meraviglie di una civiltà dalle manifestazioni artistiche spettacolari; ma evoca anche le bellezze naturali e paesaggistiche, dal maestoso Nilo alle coste del Mar Rosso, e la vitalità delle sue città con i mercati variopinti e pittoreschi.
Sebbene siano universalmente note queste sue attrazioni, la mostra si propone di evocarle esponendo riproduzioni di reperti particolarmente pregiati della civiltà faraonica, e ad essi accosta opere dell’arte contemporanea, in un viaggio nella storia e nel tempo di un paese millenario.
Nella prima sezione della mostra viene presentato il paese. L’antica civiltà egizia viene evocata attraverso il ritrovamento nel 1922 della Tomba di Tutankhamon, da parte dell’archeologo inglese Howard Carter, che definì ciò che vedeva “cose meravigliose”: ed è una meraviglia il sarcofago d’oro la cui riproduzione fedele è esposta al centro della sala.
La vicenda della scoperta è narrata nei cartelli esplicativi con preziose foto d’epoca: fu ritrovata con un corredo di inestimabile valore storico oltre che economico, non profanata e intatta, quindi ha fornito una testimonianza unica. Sono esposte anche statue delle ere faraoniche di notevole interesse storico e di sicuro pregio, insieme ad esempi di arte egiziana contemporanea, pitture e altre opere.
La seconda sezione è riservata alla partecipazione dell’Egitto a Expo, con un proprio padiglione all’interno del Cluster Bio-Mediterraneo, sul tema “Iside, il seme fluttuante, il viaggio incompiuto”, il titolo rende già la commistione del cibo con la storia, del resto l’Egitto è stato definito “dono del Nilo” per la fertilità data dal limo del grande fiume. .
Nella terza sezione viene presentata l’Accademia d’Egitto di Belle Arti, che ha sede a Villa Borghese, ed è l’unica istituzione arabo-africana del genere in Europa: è diretta dal 2012 dalla prof. Gihane Zaki. Promuove conferenze, concerti e proiezione di film e più in generale manifestazioni per far conoscere l’arte egiziana e per mettere in contatto gli artisti egiziani con la nostra cultura. Ogni anno vengono ospitati a Roma a questo fine i vincitori del Premio nazionale di creatività artistica. Lo slogan per il 2014-15 è “nella cultura diversi… ma insieme”
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La Slovenia
In parallelo con l’Egitto, dal 14 novembre la mostra sulla Slovenia, inaugurata dall’ambasciator ein Italia Iztok Mirosevic. Lo stesso titolo scelto per l’Expo ne riassume i connotati fondamentali: “Sento la Slovenia. Verde. Attiva. Piena di salute”.
E’ questo il simbolo di un paese piccolo, con solo 2 milioni di abitanti in poco più di 20 mila Kmq, ma ciononostante con diverse culture e linguaggi; è anche un paese giovane, sorto nel 1991 dopo la dissoluzione della Jugoslavia. .
Si punta sulle bellezze naturali, il verde è inserito al centro del marchio “I FEEL sLOVEnia” ed è al centro delle politiche di salvaguardia dell’ambiente alle quali è commisurato lo sviluppo sostenibile.
La posizione geografica dà al paese una notevole varietà ambientale, con le Alpi e le Colline della Bassa Carniola, la Pianura Pannonica e il mare Adriatico, i fiumi e le formazioni carsiche sotterranee, come le sterminate Grotte di Postumia, 21 chilometri di cavità con stalattiti e stalagmiti, dei quali 10 chilometri visitabili su un trenino.
La mostra si articola in due sezioni, a sottolineare i connotati espressi dal titolo, il verde della natura, attraverso le foreste nella sezione ” il Fascino del legno” e il dinamismo nella sezione con le immagini fotografiche dei bianchi cavalli lipizzani di Alenka Slavinec, che è intervenutaalla presentazione della mostra ricordando con orgoglio le tradizioni del paese cui appartengono di diritto i lipizzani, che non sono austriaci come molti ritengono, essendo in Slovenia la loro origine.
Il fascino del legno viene dalle foreste, di cui il paese è ricco, il legno è una grande risorsa sia come fonte di energia rinnovabile sia come materiale per uno sviluppo compatibile. A questo riguardo il suo impiego non solo richiede minore energia e inquina meno, ma contribuisce alla riduzione di anidride carbonica immagazzinandola, quindi contrasta l’effetto serra in una fase storica in cui la crescita sarà sempre più condizionata dai vincoli ambientali soprattutto in relazione ai cambiamenti climatici provocati dalle immissioni nell’atmosfera. A testimonianza dell’antico rapporto con questo materiale naturale si fa presente che la ruota in legno a un asse più antica è stata rinvenuta in Slovenia, sottolineando che ha 6.200 anni, ha preceduto le piramidi di Egitto e la civiltà Maya del Messico.
In legno insieme al vetro è stato realizzato il padiglione dello Slovenia per l’Expo. Il messaggio è che con piccoli passi si dà un grande contributo alla preservazione dell’ambiente. Il plastico del Padiglione non è esposto nella mostra ma a piazza San Silvestro, nel centro di Roma, è un simbolo: la sua superficie è mutevole, come il paesaggio.
L’altro simbolo della Slovenia nel senso dell’attività, il cavallo lipizzano, è il protagonista della mostra fotografica di Alenka Slavinec intitolata “Slovenia in Noi”: l’autrice è rappresentante della Wayward Pen Foundation di New York e ha fatto conoscere gli allevamenti di cavalli della Slovenia in campo internazionale, dato che la sua mostra è stata presentata in giro per il mondo, in Europa, a Milano e Budapest oltre a Belgrado e Lubiana, in America, a Washington, New York e Chicago, in Cina a Shangai, in Kuwait.
Attrazioni naturali e vitalità popolare, questa l’immagine accattivante della Slovenia
Info
Complesso del Vittoriano, via San Pietro in carcere, Roma. Tutti i giorni, compresi i festivi e il lunedì, dalle 9,30 alle 19,30, entrata consentita fino a 45 minuti prima della chiusura. Ingresso gratuito. Tel. 06. 6780664. E’ il primo dei nostri servizi sul programma “Roma verso Expo”, cfr. in questo sito i successivi articoli, sono previsti su “Albania e Serbia” nel dicembre 2014; e, nel 2015, su “Vietnam” a metà gennaio e su “Estonia” agli inizi di febbraio.
Foto
Le immagini sono state riprese da Romano Maria Levante al Complesso del Vittoriano, alla presentazione della mostra, si ringrazia “Comunicare Organizzando” e Zétema, con le Ambasciate dell’Egitto e della Slovenia, i titolari dei diritti, per l’opportunità offerta. In apertura, per l’Egitto, la preziosa riproduzione del “sarcofago d’oro” di Tutankhamon seguita da quella di una grande targa con iscrizioni, e da una caratteristica staua dell’epoca faraonica; per la Slovenia un’immagine delle bellezze paesaggistiche e una dei celebri cavalli lippizziani ai quali è dedicata la mostra fotografica; si torna all’Egitto con le ultime due immagini di arte egiziana recente.